Parallàxis è un magazine, ci trovate dentro un bel po' di cose. Soprattutto racconti, horror, sci-fi e new magical realism, un genere che ci piace inserire senza neanche sapere cos'è. Però esiste. Poi ci trovate delle serie fotografiche e delle illustrazioni. Alla fine diventiamo serissimi e con un saggio roviniamo tutto.

MAGAZINE

Parallàxis n. 3

Editoriale
«Deus ex arca» di Desirina Boskovich
«La condanna» di Franz Kafka
«M'rara» Alessandro Forlani
«La pulce» di Giambattista Basile
«Il momento decisivo: eroismo e l'esperimento di Milgram» di Matthew M. Hollander

WRITERS

DESIRINA BOSKOVICH

(California, 1986) Ha pubblicato racconti su riviste come Clarkesworld, Lightspeed, Nightmare, Kaleidotrope, PodCastle, Drabblecast, e antologie di racconti come The Way of the Wizard, Aliens: Recent Encounters, e The Apocalypse Triptych (quest’ultima edita da John Joseph Adams). Scrive anche articoli su musica, letteratura, e cultura in genere, che sono apparsi su Weird Fiction Review, The Huffington Post, Wonderbook, e The Steampunk Bible. Ha inoltre curato l’antologia It Came From the North: An Anthology of Finnish Speculative Fiction.

FRANZ KAKFA

(Praga, 1883 – Kierling, 1924). Scrittore boemo proveniente da una famiglia ebraica ashkenazita e di madrelingua tedesca, è riconosciuto come uno dei più importanti scrittori del ‘900. Pubblicò pochissimo in vita, e diede istruzioni all’amico Max Brod di distruggere tutti i suoi manoscritti; Brod non tenne fede alla richiesta dell’amico, pubblicandone le opere dopo la morte, permettendo così al mondo di conoscerle. Celebri sono i suoi tre romanzi, Il processo, Il castello e America (tutti scritti tra il 1925 e il 1927), ma anche e soprattutto i suoi racconti, come La metamorfosi, Il fochista, Nella colonia penale e moltissimi altri. Molto noti e non meno rilevanti sono i suoi diari, i suoi aforismi e, soprattutto, il suo epistolario, in cui spiccano le Lettere al padre e Lettere a Milena.

ALESSANDRO FORLANI

(Pesaro, 1972). Scrittore, docente e critico teatrale, ha una lunga formazione accademica, espressa negli ambiti della narrativa, della critica teatrale e della drammaturgia. Autore prolifico anche in ambito saggistico, nel 1997 pubblica il romanzo fantastico Racconto Barocco (Firenze Libri, Firenze), mentre nel 2008 dà alle stampe il romanzo Tristano (Joker, Novi Ligure). Ha vinto il Premio Urania 2011, il Premio Kipple 2012 e il Premio Stella Doppia 2013.

GIAMBATTISTA BASILE

(Giugliano in Campania, 1566 – Giugliano in Campania, 1632). Scrittore, letterato barocco e soldato mercenario della Repubblica di Venezia, frequentò l’Accademia degli Stravaganti. Il suo Lo cunto de li cunti (opera che Basile aveva dedicato all’Accademia napoletana degli Oziosi) è stata definita da Benedetto Croce (traduttore della raccolta in italiano) come il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari. La sorella, Adriana Basile, era rinomata tra le corti della penisola per il proprio canto.

MATTHEW M. HOLLANDER

(Iowa, 1978). Sta conseguendo il dottorato in sociologia presso l’Università del Wisconsin-Madison. I suoi rami di interesse includono l’etnometodologia e l’analisi conversazionale, moralità e valori, resistenza all’autorità, la psicologia sociale dell’eroismo, e la teoria sociologica. La sua dissertazione esamina il rapporto tra direttive e risposte nel contesto dell’esperimento di Milgram sul tema dell'obbedienza.

Parallàxis n. 2

Editoriale
«La collezione di origami» di Ken Liu
«Gli occhi» di Philip K. Dick
«Lo sguardo» di Silvano Agosti
«La piscina di Kafka» di Corrado Consolandi
«La donna-ragno» di Ercole Luigi Morselli
«Non essere ancora all’altezza del tempo. Ernst Bloch su una fotografia» di Maurizio Guerri

WRITERS

KEN LIU

(Lanzhou, Cina, 1976) è scrittore, avvocato e programmatore. Oltre ad essere cinese e collezionare macchine da scrivere, è anche americano e ripara quelle rotte. Conosciuto e apprezzato per i suoi racconti, per i quali ha vinto prestigiosi premi (il racconto qui proposto è stato il primo racconto a vincere tutti i tre più importanti premi della letteratura fantasy: Nebula, Hugo e World Fantasy Awards). Nel 2015 uscirà il suo romanzo di esordio: The Grace of Kings.

PHILIP K. DICK

(Chicago, 1928 - Santa Ana, 1982) la “K.” sta per Kindred, ma nel corso della sua carriera usò anche gli pseudonomi di Richard Phillips e Jack Dowland. Quest’ultimo nome, curiosamente, venne usato da Dick come nome dell’autore di un racconto, Orfeo dai piedi d’argilla, che veniva pubblicato, nel racconto stesso, sotto lo pseudonimo “Philip K. Dick.” Conosciuto principalmente per il genere fantascientifico, molti romanzi e racconti di Dick hanno avuto trasposizioni cinematografiche; ultima in ordine di tempo è la serie tv, The Man In the High Castle, prodotta da Amazon e tratta dall’omonimo romanzo, conosciuto in Italia con il nome La svastica sul sole.

SILVANO AGOSTI

(Brescia, 1938) scrittore, sceneggiatore e cineasta indipendente, nessun suo film è stato mai proiettato nelle sale italiane, nonostante nel 1967 Il giardino delle delizie fu invitato all'Expo di Montreal come uno dei dieci migliori film prodotti nel mondo quell'anno. Tra i documentari da lui realizzati, Matti da slegare e il cult D’amore si vive. Dal 2012 fa domanda ufficiale all'Unesco e alle Nazioni Unite chiedendo che l'Essere Umano venga proclamato Patrimonio dell'umanità.

CORRADO CONSOLANDI

(Brescia, 1987) collabora e scrive per il Giornale di Brescia. Ha studiato ma non abbastanza da prendersi la laurea. Tra i suoi scrittori preferiti Joe Lansdale, Dino Buzzati, Franz Kafka, Jorge Luis Borges, Cormac Mccarthy, Osvaldo Soriano e altri che non ha voglia di scrivere perché non gli vengono in mente. Ama la musica, le chitarre, il blues, le serie televisive americane, il gioco del pallone giocato bene. Inizia a scrivere al liceo grazie alla matematica: si annoiava durante le ore di lezione e doveva tenersi occupato, facendo finta di muovere la penna sul quaderno. Invece di scarabocchiare disegnini osceni ha pensato di provare a scrivere quello che gli passava per la testa e il danno è stato fatto. Attualmente ha i capelli corti e odia il cappuccino.

ERCOLE LUIGI MORSELLI

(Pesaro, 1882 - Roma, 1921) poeta, scrittore e autore teatrale, fece parte del vivace ambiente fiorentino di fine ‘800, insieme a Papini, Mori e Prezzolini, scrivendo per le storiche riviste Leonardo e Voce. Post dannunziano e crepuscolare, ha avuto una vita romanzesca, tra continui viaggi intercontinentali, oltre che tra alti e bassi letterari ed economici. Vengono ricordate soprattutto le sue opere teatrali Acqua sul fuoco, Orione, Glauco e La prigione, e diversi testi letterari, tra i quali Storie da ridere… e da piangere, Favole e fantasie e L’Osteria degli scampoli e altri racconti. Anche grazie al racconto La donna-ragno viene considerato come un precursore del genere fantascientifico in Italia, insieme a Confalonieri, Veratti, Viganò, Nievo, Tarchetti, Dossi e molti altri.

MAURIZIO GUERRI

(Milano, 1967) filosofo, docente e saggista, i suoi studi si rivolgono principalmente all’estetica tedesca del Novecento, con particolare riferimento alla morfologia e al rapporto tra immagine e politica. Lavora all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI) di Milano e insegna Filosofia contemporanea e Storia della comunicazione sociale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Curatore del volume Filosofia della fotografia (Cortina) ed autore di Necessità dell’estetica e potenza dell’arte (Mimesis).

Parallàxis n. I

Editoriale
«La fotografia di classe» di Dan Simmons
«La bara sbagliata» di Kelly Link
«Pioggia senza fine» di Ray Bradbury
«Quindici tic» di Emanuele Kraushaar
«L’uomo artificiale» di Antonio Caronia

WRITERS

DAN SIMMONS

(Preoria, 1948) è l’autore della saga sci-fi I Canti di Hyperion e del romanzo horror La Scomparsa dell’Erebus (The Terror), per il quale è in corso la preparazione di una serie tv. Stephen King ha più volte sottolineato la sua ammirazione per Simmons e a quanto pare, l’ammirazione è reciproca.

KELLY LINK

(Miami, 1969) è una scrittrice ed editrice americana. Predilige di gran lunga scrivere racconti, per i quali, nel corso della sua carriera, ha vinto un Hugo award, tre Nebula awards e un World Fantasy Award. In una recente intervista ha detto: «Ognuno di noi ha avuto un’infanzia strana e insolite esperienze di vita, che lo si sappia o meno. Non esiste un’infanzia normale. Quello che trovo molto utile nello scrivere storie strane è il fatto di imparare a capire e ad articolare questi momenti di personale, peculiare stranezza.»

RAY DOUGLAS BRADBURY

(Waukegan, 1920 - Los Angeles, 2012) è stato tra i più importanti e influenti scrittori statunitensi di fantascienza, nonché sceneggiatore cinematografico. Già noto a livello internazionale grazie alle raccolte Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950) e Il gioco dei pianeti (The Illustrated Man, 1951), Bradbury è celebre soprattutto grazie al suo Fahrenheit 451 (1953), che ispirò anche l'omonimo film di François Truffaut. Tra i più grandi interpreti di sempre del genere distopico, non ha mai avuto la patente né guidato un'automobile.

EMANUELE KRAUSHAAR

(Roma, 1977) scrive dall’età di sette anni. Tra le sue pubblicazioni, le raccolte di racconti Tic (Atì 2005) e Maria De Filippi (Alet 2011). È direttore editoriale della rivista “Metromorfosi” e confondatore di Tic Edizioni.

ANTONIO CARONIA

(Genova, 1944 – Milano, 2013) è stato saggista, traduttore, docente universitario, giornalista e politico. Indiscutibilmente tra i più vivaci scopritori italiani del genere fantascientifico, in letteratura si è occupato soprattutto di Dick e Ballard; scrittore poliedrico, ha affrontato temi quali il cyborg e le trasformazioni cognitive in relazione alle innovazioni tecnologiche, attraverso uno sguardo antropologico-sociologico aperto anche alla dimensione estetica. Tra i suoi scritti più noti, Il cyborg. Saggio sull'uomo artificiale (1985), Il corpo virtuale. Dal corpo robotizzato al corpo disseminato nelle reti (1996).

Parallàxis n. 0

Editoriale
«Cicci di Scandicci» di Valerio Evangelisti
«I finali femminili» di Neil Gaiman
«Il bisogno» di Lisa Tuttle
«Come ho conosciuto mia figlia» di Max Barry
«Nostalgia Robot» di Silvia Candelaresi
«L’aggressività come genere narrativo del doppio» di Adriano Zamperini

WRITERS

VALERIO EVANGELISTI

Noto soprattutto per il ciclo di romanzi dell’inquisitore Nicolas Eymerich, Valerio Evangelisti è uno dei più apprezzati scrittori italiani contemporanei. Tra i suoi romanzi più importanti, oltre a Nicolas Eymerich, inquisitore (1994), vale la pena citare Metallo urlante (1998) e Tortuga (2008).

NEIL GAIMAN

Scrittore, fumettista, giornalista, sceneggiatore. Versatile e in grado di spaziare da un genere all’altro senza perdere il proprio stile caratteristico. Tra le opere più importanti di Gaiman ci sono il fumetto The Sandman (1989); American Gods (2001), con cui ha vinto, tra gli altri premi, il Bram Stoker, Hugo e Nebula, come miglior romanzo; Coraline (2002). Il suo ultimo libro è The Ocean at the End of the Lane (2013).

MAX BARRY

Australiano, inizia a scrivere giovanissimo. Si ritrova a lavorare alla HP, scrive così il suo primo romanzo (Syrup, 1999) sul computer dell’azienda durante l’orario di lavoro. Il buon riscontro ottenuto con questo primo romanzo lo porta alla decisione di dedicarsi interamente alla scrittura. Il suo ultimo libro (Lexicon, 2013) ha vinto il premio Aurealis come miglior romanzo di fantascienza.

LISA TUTTLE

Da sempre impegnata per i diritti delle donne (Encyclopedia of Feminism, 1986), le storie di Lisa Tuttle sono spesso incentrate attorno a personaggi femminili. I suoi romanzi spaziano dal genere horror a quello fantasy e sci-fi. Ha collaborato con lo scrittore George R. Martin per Windhaven (1981). Il suo ultimo romanzo è The Silver Bough (2006).

SILVIA CANDELARESI

Professoressa di lingua e letteratura inglese. Vive e lavora ad Ancona. Scrive poesie, racconti, romanzi ed è cantautrice di musica electronic pop.

ADRIANO ZAMPERINI

Insegna Psicologia sociale e Relazioni interpersonali presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova. I suoi studi si occupano di delicate tematiche che hanno a che fare con le relazioni umane (L’indifferenza, 2007; L’ostracismo, 2010). Il suo ultimo saggio (di prossima pubblicazione) sarà incentrato sul tema dell’aggressività.

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